Inflazione, gli eventi che condizionano l’economia

L’inflazione è una forma di tassazione che può venire imposta senza legislazione

Milton Friedman

Advisor Abbate - inflazione 1

I periodi inflativi sono numerosi nella storia antica e il primo, storicamente attestato, risale all’antico Egitto verso il 2100 a.C., anche se le cause scatenati non ci sono note.

Come Advisor ricordo ieri come oggi che in macroeconomia l’inflazione, dal latino inflatio cioè enfiamento, gonfiatura, è definita come un aumento sostenuto del livello generale dei prezzi di beni e servizi, e che viene misurata come incremento annuo percentuale.

Questo aumento ha l’effetto di generare uno degli aspetti più cruenti in economia, cioè quello che è definito come decremento del potere d’acquisto di una moneta. Infatti, con l’innalzamento di quelli che sono prezzi, ogni unità monetaria avrà la possibilità di acquistare meno tanto i beni quanto i servizi.

Pertanto, di conseguenza con uno stato di inflazione si ha in definitiva una vera e propria erosione di quello che è il potere reale di acquisto da parte dei consumatori. La cosa che mi svolgeva quando studiavo e per la quale sono ancora oggi basito, e che ogni grande economista pur asserendo che sono diverse le cause che possono innescare l’inflazione, non si è tuttavia arrivati ad avere una unanime valutazione su quale possa essere l’elemento principe, quello basilare, quello che può per primo far scattare una inflazione.

Advisor Abbate - inflazione 2Quindi, seppure le cause siano multiple, seppure su quale possa essere quella di principale importanza non v’è intesa di vedute, sono tutt’altro che non note le reali conseguenze. Il britannico John Maynard Keynes, considerato universalmente il padre della macroeconomia, e anche questo lo ricordo molto bene, sosteneva che l’inflazione può dipendere dalla domanda, che però può svilupparsi anche prescindendo dalla quantità di una moneta immessa se ciò avviene in una situazione dominata da una piena occupazione.

Il suo ragionamento si basa su un ineludibile concetto di base e cioè che la domanda di beni e di servizi può aumentare solamente a causa dell’aumento dei salari.

Non è poi da dimenticare che vi sono anche altre cause come, ad esempio, un aumento dei prezzi riguardanti i beni importanti, come pure un aumento inerente il costo dei famosi fattori produttivi come pure quello vertente i beni intermedi, e tutto ciò a causa di un aumento della domanda, oppure anche per altri motivi.

Advisor Abbate - 1 lira del 1944A puro titolo esemplificativo è interessante notare, come indicato da un pool di noti economisti, sia stato posto in evidenza che una Lira del 1861 sarebbe equivalsa nel 1999 a oltre seimila lire, nel 2006 a oltre tre euro e che nel 2012 sarebbe equivalsa a 5,17 euro.

Pur tuttavia, uno degli aspetti per il quale come Advisor sono sempre preoccupato, è quello riguardante il reale potere di acquisto della nostra moneta, aspetto che vede un suo sempre più marcato inferiore potere d’acquisto a fronte di un aumento generale dei prezzi.

In sostanza mi preoccupa il fatto che le persone debbano vivere la situazione nella quale a parità di denaro possano acquistare una quantità minore sia di servizi sia di beni.

Vi è poi in tutta questa vicenda un lato oscuro e alle volte non sufficientemente trattato. Considerando che con una inflazione si ha una conseguente perdita di valore di quella parte di denaro che si è accumulato nel tempo, la logica conseguenza comporta un trasferimento forzato.

 

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