Le opportunità offerte dalle nuove politiche economiche africane

La fiducia è l’istituzione invisibile che regge lo sviluppo economico

Kenneth Arrow

Advisor Abbate - Africa

In qualità di Advisor non posso che rallegrarmi nel constatare come il Continente africano sia sempre più integrato nell’economia globale attraverso diverse partnership, rivelando, pertanto inedite e molto interessanti opportunità economiche.

Pur tuttavia, è anche da annotare come i cittadini e gli investitori africani temono che una maggiore concorrenza sui mercati locali in fatto di esportazione possa giocare contro di loro. Non per nulla, i governi locali stanno attuando tutta una serie di provvedimenti al fine di trovare il modo per massimizzare i benefici, i rischi e fornire nuove opportunità economiche e sociali alle popolazioni africane che possano soddisfare concretamente le esigenze di una popolazione in crescita.

Ciò richiede un salto di qualità nel processo politico e di governo, passo avanti che può essere raggiunto attraverso il coinvolgimento attivo sia dei partner tradizionali e sia di quelli emergenti nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo, come pure è anche essenziale un attivo coordinamento regionale.

Tutta questa “ebollizione” ha pertanto determinato una rapida crescita, e il nuovo quadro che si sta delineando in questa area del mondo ha fatto sì che i nuovi poteri che si stanno creando abbiano un peso sempre più determinante in quella che è nota come governance globale.

I Paesi africani stanno, quindi, instaurando e rivedendo le relazioni Nord-Sud, caratteristiche del periodo postcoloniale, istituendo rapporti maggiormente favorevole, più diversificati e più focalizzati sul business, divenendo, per ciò, dei partnership più maturi.

Advisor Abbate - Africa 2I cambiamenti degli ultimi dieci anni sono, per certi versi, una vera e propria rivoluzione. Infatti, si è diffusa nel continente africano una accettazione di un sano livello di diversità, e attraverso ciò si sono andati a sviluppare approcci complementari, favorendo, di fatto, la comprensione della necessità, valida per tutti i partner, per imparare gli uni dagli altri nella ricerca di una crescita forte e sostenibile.

Quindi, l’esistenza di una vasta gamma di strumenti di cooperazione è già di per se una buona notizia per l’Africa, ma alcune vecchie sfide rimangono, come l’importanza di massimizzare la partecipazione locale all’agenda dello sviluppo. Ciò richiede una strategia interna per i partenariati che si possa basare su solide politiche a lungo termine nell’industria, nell’agricoltura e negli altri settori dell’economia africana.

Come Advisor ricordo che molti paesi hanno iniziato a formulare questa strategia. Ad esempio, la strategia di impegno della Namibia è formalizzata e l’assistenza fornita dai partner emergenti è integrata nel piano di sviluppo nazionale.

Allo stesso modo, il Camerun che ha sviluppato una strategia di impegno con i partner emergenti, questa è incorniciata in una visione di sviluppo del Paese entro il 2035.

In Marocco, si sta investendo attivamente per contrastare e ridurre il deficit commerciale, e a Capo Verde, il governo lavora con una vasta gamma di partner per l’ammodernamento della capacità produttiva e delle infrastrutture, mentre nella Guinea Equatoriale, funzionari negoziano con le loro controparti cinesi.

 

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