I rapporti esistenti tra l’economia mondiale e quella dell’Europa

Quello che in Italia non c’è mai stato, una bella botta, una bella rivoluzione, Rivoluzione che non c’è mai stata in Italia… c’è stata in Inghilterra, c’è stata in Francia, c’è stata in Russia, c’è stata in Germania, dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, trecento anni che è schiavo di tutti

Mario Monicelli

Advisor Abbate - economia europea, euro

Per alcuni economisti, l’economia mondiale è indissolubilmente legata a quella dell’Europa, considerata una dei complessi sistemi del pianeta. Da Advisor, ricordo che per secoli l’Europa è stata uno dei principali centri economici del mondo.

Tra le varie motivazioni, possiamo citare come principale la sua posizione geografica. Il fatto di essere posta tra il continente africano e quello asiatico, ha reso la regione europea un punto di passaggio obbligato e ha, di conseguenza, notevolmente facilitato tanto l’assorbimento quanto la radiazione della conoscenza, della tecnologia come pure del commercio tra questi continenti.

Pur tuttavia, è bene ricordare che questa condizione è durato fino al XX secolo. Infatti, nella seconda metà del XX secolo, l’Europa ha visto il suo declino e sorgere il predominio degli Stati Uniti. Oggi, deve fare anche i conti con la estrosa e poliedrica economia della Repubblica popolare cinese, oltre che con la consueta potenza di quella del Giappone.

Anche se molti economisti tendono ad obliare la vera ragione di questa perdita di predominio per pure ragioni senza alcun senso, è da ricordare quale impatto ha avuto in Europa le scelte effettuate durante la Seconda Guerra Mondiale. Senza voler troppo ricordare che per sconfiggere Hitler, i cosiddetti Alleati hanno regalato oltre metà Europa alla Russia, è, tuttavia da rammentare che proprio per sconfiggere l’Asse, Paesi come Francia e Gran Bretagna, hanno di fatto perduto il loro impero coloniale.

Se sono riusciti a sconfiggere quello che era considerato un nemico, hanno però messo in vendita una posizione predominante nell’economia mondiale a favore della Russia e degli Stati Uniti.

Quindi, se in precedenza il mercato europeo aveva una reale visione mondiale di predominio, oggi si trova ad essere in una condizione, quando gli dice bene, paritetica con mercati che erano di loro esclusivo controllo.

Advisor Abbate - economia europea, euro 2Come Advisor ho provato più volte a comprendere se, esclusivamente da un punto di vista economico, sconfiggere l’Asse fosse stata una operazione produttiva per l’Europa.

Osservando le cose come sono andate a finire, mi sento di dire che sconfiggere la Germania è significato perdere il predominio sulla economia mondiale a favore di altri soggetti, come appunto gli Stati Uniti, la Russia e la Cina. Due conflitti mondiali, duramente combattuti sul proprio territorio, hanno rappresentato, dunque, la perdita di controllo sul petrolio, come pure la sua leadership economica.

Il Vecchio Continente, di fatto, si reputa l’ago della bilancia economica mondiale, ma non ha né le basi e, in special modo, non ha la forza.

Ma oltre a ciò si è pensato di fare una Unione Europea sulla base della creazione di una moneta unica, cosa che poi nei fatti non è stata ancora adottata da più Paesi europei, dimenticando che se non esiste una reale politica europea diventa difficile essere poi credibili.

Nella pratica, infatti, i vari Paesi europei concludono affari e lanciano politiche particolariste. Siamo ancora, in sostanza, davvero ancora molto lontani dalla reale ed effettiva costituzione degli Stati Uniti d’Europa.

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