Come le banche sono diventate più potenti degli Stati

I politici non sono altro che i camerieri dei banchieri

Ezra Pound

Advisor Abbate - soldi

Il come le banche sono diventate più potenti degli Stati, è un argomento considerato da molti spinoso. Personalmente, sostengo da sempre come Advisor che l’arma migliore della lobby bancaria è che la finanza è un argomento complesso e noioso.

Pur tuttavia, non è possibile non ricordare come l’importo investito da tutte le banche del mondo si aggiri oltre agli 80.000 miliardi di euro.

Tanto per fare un esempio, e quindi comprendere ancora meglio come le banche siano diventate più potenti degli Stati, in Francia, solo la BNP ha investito 2.500 miliardi di euro in attività in tutto il mondo, vale a dire, un importo equivalente al PIL francese.

La Banca Centrale d’Inghilterra si aspetta che nel 2050, le attività bancarie a Londra rappresentino 9 volte il PIL inglese.

Come pare più che evidente, tramite i flussi di denaro sono le banche che determinano il finanziamento di progetti, che regolano gli investimenti e, di conseguenza, l’intera economia mondiale. Eppure, se si immaginasse un mondo senza banche si dovrebbe constatare che lo sviluppare un doveroso know how per stabilire dove collocare le nostre economie richiederebbe molto tempo e abilità.

Almeno, è questo che molti economisti vogliono far credere o, peggio, prospettare.

Secondo questa logica per le imprese, sarebbe molto più costoso ricercare direttamente dei finanziamenti, oltre che dispendioso in termini di ricerca. In estrema sintesi, per alcuni economisti le banche sono utili perché rappresentano l’intermediario tra i depositanti e il settore produttivo.

Questo sarebbe, di norma, un principio sul quale intavolare una positiva discussione. Ma, come sappiamo bene, non è propriamente questa la logica con la quale operano diversi istituti bancari. In effetti, la regolamentazione dei mercati finanziari potrebbe essere come Davide contro Golia se i cosiddetti rappresentanti della società civile si mobilitassero francamente.

Purtroppo, troppo spesso, i progetti di regolamento sono stati svuotati del loro contenuto.

Advisor Abbate - Lehman Brothers - crisi 2008Come Advisor ravviso, ahimè, troppo spesso come l’argomento finanza sia visto, e anche proposto, molte volte esclusivamente come un argomento che è fondamentalmente tanto noioso quanto complesso. In questo, non posso non intravedere una lucida strategia da parte della lobby bancaria.

Questa mia personale valutazione scaturisce dal fatto che si porta l’opinione pubblica sempre più a voler sottovalutare i problemi legati alla espansione dell’attività finanziaria da parte delle banche, fino a quando, però, le perdite del settore finanziario non si diffondono al resto dell’economia, con un enorme effetto di amplificazione.

Cosa che è accaduta nella crisi del 2008 che è costata diversi miliardi di dollari all’economia globale.

Altro aspetto, che le recenti cronache hanno drammaticamente portato in prima pagina, è il duro braccio di ferro tra il nostro Governo e i “dogmi” dell’Unione Europea sempre relativamente alle banche. Il fatto è tanto semplice quanto drammatico, visto i devastanti effetti che i tecnici chiamano danni collaterali.

La UE ha approvato una legge con la quale le banche dovranno essere salvate dai creditori e dagli azionisti, e quindi, gli istituti di credito dovranno risolvere al loro interno i problemi, ricorrendo anche ad utilizzare i depositi che sono superiore ai cento mila euro. Di fatto l’UE ha negato all’Italia possibili salvataggi utilizzando il Fondo Interbancario. Ma la finanza non è un argomento complesso e noioso?

 

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