La lotta contro il terrorismo è un imperativo comune per le democrazie e deve diventare così per tutte le Nazioni
Lionel Jospin
Non importa dove si verifica. Un grave attacco terroristico nel mondo, suscita sensazioni che sono avvertite in modo universale. Paura, terrore, repulsione. Il periodo successivo ad un attacco terroristico è, quindi, dominato da una generale incertezza che regna sovrana.
Come Advisor, non possono di certo astenermi nel valutare e considerare tali aspetti. Di fatti, i mercati azionari e, più in generale, la stessa economia mondiale, a seguito di questi infami e vili attentati hanno delle reazioni istintive che determinato conseguenze che potrebbero anche rivelarsi fatali per tutto il sistema economico.
Fino ad oggi, fortunatamente, i mercati si sono dimostrati estremamente resistenti a tali attacchi e, dopo la più che naturale reazione negativa iniziale, hanno dimostrato ampie capacità di recupero.
Personalmente, in special modo dopo i giorni bui della tragedia di Parigi, sono più che mai convinto che l’Europa sbaglia a considerare questi veri e propri attacchi solamente come il frutto di elementi radicalizzati che agiscono in modo isolato. Come Advisor, poi, reputo che sia insensato non considerare, nella loro completezza, i danni provocati dall’impatto degli attacchi terroristici sui mercati finanziari.
Infatti, questi infliggono alti costi economici diretti ed indiretti.
- I costi economici diretti sono di natura a più breve termine e comprendono la distruzione della vita e della proprietà, le risposte da parte dei fornitori dei servizi di emergenza, il ripristino dei sistemi e delle infrastrutture, e la fornitura di assistenza temporanea.
- I costi indiretti del terrorismo possono essere significativamente più alti, in quanto influenzano l’economia nel medio termine minando la fiducia dei consumatori e degli investitori.
- Oltre a ciò, il terrorismo può anche avere un costo a lungo termine, riducendo la produttività a causa di un aumento delle misure di sicurezza, dei premi assicurativi più elevati, e dell’aumento dei costi delle normative antiterrorismo finanziario e di altro. Per comprendere meglio solo un aspetto di questi costi incalcolabili, basta considerare i miliardi di ore utilizzate, nel corso degli anni, per garantire la sicurezza negli aeroporti a tutti i passeggeri.
Gli esperti di sicurezza considerano un grande attacco terroristico coordinato negli Stati Uniti come un evento con molta bassa probabilità. Tuttavia, se dovesse accadere, andrebbe ad influenzare non solo l’economia degli Stati Uniti, ma anche l’economia globale.
A seconda della scala dell’attacco e del danno inflitto, una contrazione economica potrebbe verificarsi se la paura e l’incertezza si concretizzasse nel fatto che decine di migliaia di lavoratori rimanessero a casa.
La Federal Reserve dovrebbe allentare la politica monetaria per fornire liquidità ai mercati e evitare una crisi finanziaria.
Un grande attacco contro gli Stati Uniti provocherebbe, perciò, uno shock sull’intera economia globale. Quindi, se da un lato le economie maggiormente colpite sarebbero quelle relative ai mercati emergenti con grandi carichi di debito e ampi disavanzi, dall’altro la stessa economia globale potrebbe cadere in una recessione.
Per alcune persone, anche il solo discutere l’impatto sull’economia, e sui mercati finanziari dopo una tragedia è di cattivo gusto. Pur tuttavia, è più che doveroso comprendere come uno dei fondamentali obbiettivi di questi attacchi terroristici e della relativa strategia del terrore, sia propriamente quello di causare danni economici e finanziari, ed ecco perché il problema è da prendere in seria considerazione.
- Leggi i miei interventi sul mio sito in lingua spagnola advisorabbatees.wordpress.com
- Leggi i miei interventi sul mio sito in lingua inglese advisorabbate.wordpress.com
- Leggi i miei interventi sul mio sito professionale advisorabbate.com