“Per permettere alla società dei consumi di continuare il suo carosello diabolico sono necessari tre ingredienti: la pubblicità, che crea il desiderio di consumare, il credito, che ne fornisce i mezzi, e l’obsolescenza accelerata e programmata dei prodotti, che ne rinnova la necessità”
Serge Latouche
È utile sicuramente come Advisor, sottolineare l’importanza del credito proprio in questi giorni difficili. Il credito finanziario ha avuto inizio specificatamente con la rivoluzione industriale e con l’emergere della classe operaia, la quale ha potuto godere di un lavoro più o meno stabile e vivere con il proprio stipendio.
La formazione e una maggior certezza del reddito, di conseguenza, ha permesso ai lavoratori di poter vantare di un maggior credito. In parallelo, anche lo stesso ambiente prettamente economico ha beneficiato di questo cambiamento. Non per nulla, proprio grazie al credito si sono potute andare a moltiplicare e diversificare le varie attività economiche.
Quindi, di fatto dalla produzione al consumo, il credito è stato il grande motore per la creazione e la circolazione delle merci.
È evidente, perciò, come la rivoluzione industriale abbia anche trasformato il mercato finanziario. In effetti, senza il credito, molti investitori non possono creare ricchezza, molti imprenditori non sarebbero in grado di affrontare i problemi momentanei di denaro contante, come pure i relativi costi salariali e spese correnti, ma anche molti consumatori sarebbero costretti a rimandare temporaneamente o anche in modo permanente, l’acquisizione dei prodotti necessari al loro benessere.
Ragione per la quale, il credito ha un ruolo sempre più determinante ed importante per l’economia, dal momento che è essenziale per finanziare i consumi delle famiglie e per gli investimenti nei settori produttivi, consentendo, inoltre, un miglioramento che riguarda aspetti tecnologici, come anche la creazione di posti di lavoro, senza poi dimenticare la sua fondamentale influenza circa il miglioramento della vita di molte persone e del paese nel suo complesso.
Pur essendo innegabile l’importanza economica del ruolo attualmente svolto dal credito, tuttavia, non dobbiamo nascondere i difetti che cela tanto nel campo economico quanto sociale.
Da Advisor, ricordo come un uso eccessivo di credito possa contribuire al “surriscaldamento” dell’economia e generare, perciò, processi inflazionistici. I pericoli esistono, anche oggi, a livello micro-economico, in special modo quando i consumatori spendono, grazie al credito, ben oltre le loro reali possibilità.
Vi è sempre da considerare come produttori e distributori di beni e servizi cerchino di “sedurre” e come pure vi sia la possibilità che non vengano successivamente onorati gli impegni assunti. Questi pericoli possono anche costringere un governo a intervenire, per combattere l’inflazione.
Si possono, di conseguenza, innescare meccanismi volti a modificare, magari anche fin troppo drasticamente, le norme relative al credito, operando, quindi, al fine di proteggere i consumatori contro la loro imprudenza o contro eventuali eccessi da parte dei loro creditori.
E così abbiamo di fatto oggi, con sempre maggiore frequenza, una legislazione economica e sociale che tesse un telaio con varie prospettive di credito.
Gli svantaggi che si possono presentare, tuttavia, non possono oscurare certamente l’utilità economica e sociale del credito, almeno quando l’uso di esso è giustificato, appropriato e ordinato. D’altra parte, è proprio in questo modo che si deve approcciare al fenomeno del credito, visto poi che il credito è un termine che riflette la fiducia, e deriva dalla parola credere.
- Leggi i miei interventi sul mio sito in lingua spagnola advisorabbatees.wordpress.com
- Leggi i miei interventi sul mio sito in lingua inglese advisorabbate.wordpress.com
- Leggi i miei interventi sul mio sito professionale advisorabbate.com