“Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione”
Henry Ford
Che la politica manifesti gli interessi economici di alcuni gruppi dovrebbe essere cosa nota. Come Advisor non posso non evidenziare come sia un peccato, però che si vada a sottolineare come le banche e la politica procedono a braccetto verso l’ignoto sempre e solamente a fase alterne o, meglio, quando ad un altro gruppo di interesse fa comodo.
La mia non vuole essere una sterile e includente polemica. Primo, senza voler peccare di presunzione, non ho il tempo di entrare in tali voraci vortici, secondo reputo che la gente dovrebbe riprendere a far funzionare in maniera autonoma il proprio cervello. Infatti, se oggi dicessi che i principali problemi economici globali fossero la mancanza di fiducia nelle politiche economiche del governo, i deficit pubblici e la disoccupazione, sarei sicuro che l’auditorio ne coverebbe.
Peccato, però, che quanto espresso, sia esattamente quanto i più grandi economisti avevano asserito a riguardo i principali problemi economici globali entro il 2014. Tutto questo, è solamente un modo per provare a far comprendere agli investitori quanto sia vitale non essere condizionati e quanto mai sia opportuno controllare le fonti e di quanto, ahimè, troppo spesso l’informazione condiziona l’economia e l’economia condiziona l’informazione.
Non è uno stupido gioco di parole o una inopportuna ripetizione.
Pensiamo semplicemente al caso del Monte dei Paschi di Siena. Ricordo, solo a titolo informativo, che la Relazione Finanziaria Semestrale 2015 della Banca Monte dei Paschi di Siena in formato pdf, conta qualcosa come 242 pagine, sfido chiunque a leggerle tutte con la dovuta attenzione.
Il titolo “Monte dei Paschi, il mistero dei bilanci è un segreto di Stato” ha occhieggiato sui principali quotidiani già nel febbraio del 2014, e nel novembre dello stesso anno si potevano trovare titoli come “Monte dei Paschi di Siena, c’era una volta una banca. C’era”.
Se molti si chiedono se il Monte dei Paschi di Siena sia a rischio default, io come Advisor, invece, mi domando quanto siano informati gli investitori di come sia possibile che una banca, oggigiorno, possa fallire. Se tale questione non avesse così nefaste influenze sulla nostra vita quotidiana, l’argomento potrebbe anche non interessare. Ma visto che nella realtà dei fatti le cose sono ben diverse, forse, sarà utile ricevere qualche informazione a riguardo.
Infatti, è basilare ricordare sempre che gli istituti bancari creano esclusivamente delle promesse di pagamento, non denaro. Non per nulla, tali promesse, o come da alcuni chiamate moneta scritturale, si trasformano in moneta corrente perché tutti noi l’accettiamo come tali.
Il meccanismo, anche se può sembrare complesso, è davvero facile da capire. Faccio un esempio per spiegare meglio.
Tecnicamente un datore di lavoro non paga i propri dipendenti con del denaro, ma lo fa tramite quello che è, giustappunto, noto come denaro scritturale, cioè una promessa di pagamento. Tuttavia, mentre un datore di lavoro non può promettere più di quanto abbia effettivamente, quindi il rapporto è 1:1.
Gli istituti bancari possono, di contro, utilizzare un rapporto ben più ampio, pur esistendo delle regole bancarie!
In conclusione, dunque, è da ricordare che quando si pensa al sistema bancario non lo si deve immaginare, per semplicità, ad un qualcosa di compatto e monolito, visto che vi sono tante lotte per il potere, gelosie, rivalità, invidie, tanti interessi contrapposti e tante teste.
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