L’economia del Natale

“Babbo Natale ha avuto una brillante idea: andare a trovare la gente una volta all’anno!”

Victor Borge

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Anche se dovrebbe essere il suo alto valore spirituale, il Natale è, oramai, visto come un evento economico, un mezzo con il quale varie attività commerciali e imprenditori cercano di dare una ultima sferzata ai loro utili.

Come Advisor, più volte mi sono trovato a confrontarmi con i dati economici collegati alle vendite natalizie. Secondo un recentissimo studio i francesi, ad esempio, hanno speso una media pro capite di 247.17 euro per acquistare i tradizionali regali di Natale di quest’anno. In questo studio è stato, poi, anche messo in evidenza come oggi i francesi abbiano deciso di effettuare i loro acquisti natalizi prima del solito.

Secondo i dati presentati, sembrerebbe che uno su due francesi abbia assolto il compito di acquistare i pensieri da mettere sotto l’albero di Natale, già a partire dal mese di novembre. Ovviamente, per un quadro più completo relativo a quella che è nota come economia di Natale, si dovrà aspettare la fine del periodo dedicato alle feste.

Come Advisor, ho notato che dai dati pubblicati, si evince come i francesi abbiano affrontato le spese natalizie in maniera molto organizzata, con l’intenzione manifesta di poter godere maggiormente dei riflessi positivi provenienti dalle promozioni scandite durante tutto l’arco dell’anno. Quindi, approfittando degli sconti, dei saldi e di ogni altro fausto evento, i cugini d’oltre alpe, hanno provveduto ad effettuare gli acquisti natalizi in tutto il periodo dell’anno.

advisor-abbate-natale-2Pertanto, avendo anticipato il classico shopping natalizio per via di queste occasioni, è sicuramente più difficile valutare l’impatto del Natale sulla economia di mercato. Prendendo valido il dato che indica una spesa media pari a 247.17 euro, il budget risulterebbe essere in leggera flessione rispetto al 2015, registrando un secco -6.83 euro, ma superiore rispetto a quello che era nel 2014.

A completare il ritratto riguardante il comportamento d’acquisto dei francesi per il Natale, si deve osservare che il 53% degli intervistati aveva previsto di fare acquisti online quest’anno, contro il 46% del 2015 e che l’evoluzione più notevole riguarda proprio l’utilizzo di smartphone e tablet per acquistare i regali, una metodologia di acquisto aumentata dal 23% al 36% in un anno.

Davvero curioso è notare, poi, la divisione della spesa per le varie regioni francesi. Da questo dato si può constatare che i residenti della Borgogna risulterebbero essere i consumatori più generosi nei confronti dei propri cari rispetto alla restante popolazione francese, visto che hanno speso 291 euro per fare i propri regali.

In questa speciale classifica, si può osservare che sul podio tra quelli che sono stato più generosi nel rompere il salvadanaio per fare i regali di Natale, vi è al secondo posto l’Alta Normandia, con una media di 276 euro, mentre la medaglia di bronzo aspetterebbe l’Aquitania con 262 euro.

È giusto per avere un quadro completo, i più tirchi risultano essere la regione Limousin, con 228 euro, i Midi-Pyrénées con 228 euro e la Loira con appena 213 euro. In conclusione, anche se la classifica cambia ogni anno, è un dato costante che gli abitanti del Nord della Francia spendano di più rispetto ai loro connazionali delle altre regioni.

Leggi i miei interventi sul mio sito professionale www.advisorabbate.com

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