“Ho detto al mio dentista che dieci dollari per togliere un dente erano tanti. Dopotutto sono solo cinque minuti di lavoro. Così mi ha tolto il dente lentamente”
Jack Klugman
La new dental economy, ovvero il turismo dentale, ossia la risposta ad un bisogno insoddisfatto. Come Advisor ho recentemente partecipato, con vivo interesse, ad un seminario su questo fenomeno che risulta essere in forte crescita.
D’altronde, è innegabile che il costo relativo alle cure dentali in Italia, e in molti altri paesi dell’Unione Europea, presenti delle cifre davvero elevate. La situazione è così drammatica che in paesi come, ad esempio, la Francia si stima che oltre il dieci per cento della popolazione sia stata costretta a rinunciare alle cure dentali per mancanza di mezzi.
Questo, ovviamente, ha fatto sì che il turismo dentale sia divenuto sempre più popolare.
Quindi, di base, come Advisor ho avuto modo di constatare che, a causa degli alti costi per le cure odontoiatriche, molti cittadini europei siano costretti a cercare soluzioni al di fuori di quelli che sono i confini nazionali. Tra le mete preferite del turismo dentale europeo, domina l’Est Europa. Il fenomeno, tuttavia, ha generato un volano economico di grande portata.
Non per nulla, paesi come Ungheria, Romania e Croazia, beneficiano del grande afflusso derivante dal turismo dentale. Quindi, se da una parte la crisi colpisce paesi quali, appunto, l’Italia, altri beneficiano di una esponenziale crescita.
L’unire la vacanza alle cure dentali, di fatto, propone un pacchetto tutto compreso più che vantaggioso.
È difficilmente contestabile che le cure dentali in Italia presentino degli aspetti che impediscono, nella sostanza, a poter accedere a quanto si ha necessità. Se i costi proibitivi sono per l’economia italiana una nota negativa, si sono trasformati in nuove opportunità economiche per altre nazioni europee.
Se, poi, si analizza la questione dall’ottica di chi è alla ricerca di ottime cure dentali, si andrà a scoprire che, compreso viaggio, soggiorno e relative cure dentali, andando in Ungheria, Romania e Croazia, ad esempio, si potrà risparmiare fino al settanta per cento.
Il dato è confermato anche dal fatto che questo flusso non conosce diminuzione, anzi. L’azione di marketing del turismo dentale, quindi, ha dato via ad un interessante sviluppo economico ad ampio respiro, ove si combinano più fattori e più sinergie.
In questo modo, infatti, si fornisce un pacchetto ove i benefici, oltre che al paziente, vengono distribuiti in un’economia ove vi è spazio per chi offre il viaggio, il soggiorno e le cure dentali necessarie.
Il fenomeno economico legato al turismo dentale è così progredito e sviluppato che l’anno scorso ha fatto sì che venisse lanciato un SOS da parte dell’Associazione nazionale dentisti italiani.
È anche, poi, interessante osservare che la differenza economica palese, nasce dal fatto che in Italia le voci di costo siano nettamente più pesanti rispetto, ad esempio, una Croazia. Non per nulla, questo paese già ampiamente noto come meta turistica, è stato, anche, in grado di imporsi all’attenzione per un attento e curato turismo dentale, favorito, da una minore pressione fiscale da parte del governo croato.
Quindi, in definitiva, il turismo dentale si è anche trasformato in un nuovo tipo di business che vede un sempre più accresciuto interesse da parte di grandi operatori di marketing.
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