La difficile arte del saper investire

Se aggiungi poco al poco, ma lo farai di frequente, presto il poco diventerà molto

Esiodo

Saper investire è una disciplina, un’arte formata da molteplici fattori. In parole semplici, il sapere dove mettere i propri soldi per farli fruttare, non è sempre così scontato. Da Advisor, confido nella conoscenza di una panoramica della situazione economica attuale. Reputo che questo, sia un buon inizio per scoprire dove è più consigliabile investire i propri risparmi.

Come Advisor, inoltre, devo, anche, tener presente come il favorevole contesto economico che è durato alcuni anni, abbia spinto i mercati azionari a livelli molto alti, cosa che, tuttavia, potrebbe spaventare alcuni investitori.

Per scoprire quale investimento abbia le migliori possibilità di far “fare soldi”, dunque, si deve sempre dare una occhiata, seppure rapida, all’attuale situazione economica perché, i rendimenti derivanti dalle diverse forme di investimento, sono condizionati principalmente dall’ambiente economico globale. Di conseguenza, una delle domande da porsi è: in quale ambiente economico siamo oggi?

Nel complesso, operiamo in un contesto in cui i tassi di interesse sono ancora molto bassi, specialmente se si è un investitore europeo. Il che significa che i classici investimenti bancari continuano a non produrre molto e non è previsto che aumentino neppure per il prossimo futuro. Anche l’inflazione è ancora bassa e la disoccupazione, a parte la Germania, rimane piuttosto elevata nella zona euro.

Difatti, è intorno al 10% e, questo, nonostante le politiche accomodanti della banca centrale e persino dal fatto che l’economia europea abbia mostrato alcuni segnali concreti di miglioramento relativamente ad una crescita economica. Ciò, quindi, suggerisce che l’attuale situazione dei tassi d’interesse potrebbe persistere per un po’.

Non è, di certo un segreto, che l’Europa, per svariati anni, sia stata sommersa da una quantità piuttosto elevata di debiti! Secondo la mia opinione, dunque, a meno di miracoli economici, i bassi tassi di interesse in Europa sono destinati a rimanere tale e quali ancora per svariato tempo.

Di contro, negli Stati Uniti, l’economia è molto più dinamica rispetto a quella europea. Non a caso, si è assistito ad un iniziale rialzo dei tassi di interesse. Il che significa che a priori i nostri “amici” americani hanno la possibilità di beneficiare dei tassi complessivi più favorevole su tutto ciò che è risparmio e prodotti obbligazionari. A suffragare tutto ciò, è sufficiente confrontare i rendimenti dei titoli decennali statunitensi ed europei.

Indiscutibilmente, questo rappresenta il modo migliore per comprendere fino in fondo il complesso fenomeno. Di conseguenza, l’attuale contesto di bassi tassi di interesse e le politiche accomodanti delle banche centrali, in combinazione con la mancanza di alternative economicamente vantaggiose ad altri strumenti di investimento, forniscono un ambiente economico estremamente favorevole per le azioni.

In conclusione, a titolo di promemoria, i rendimenti azionari a medio termine annuali sono storicamente compresi tra il 7% e il 10%, il che è significativamente superiore alla maggior parte degli investimenti e, inoltre, contribuisce a renderli ancora più attraenti, specialmente in periodi come quelli odierni, dove le obbligazioni statali pagano rendimenti molto bassi.

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