“Internet sta diventando la piazza del paese delle città globali di domani”
Bill Gates
Come Advisor, registro che un aspetto tangibile della precarietà di questi tempi, sia propriamente la crescente preoccupazione delle persone in fatto di sicurezza su internet. Molti soggetti, infatti, danno, tendenzialmente, per scontato l’aspetto della sicurezza sul web e, di conseguenza, e non si aspettano più rischi di quelli causati, ad esempio, dall’acqua o dalla elettricità.
Tuttavia, i livelli di sicurezza e affidabilità su internet non sono ancora così assicurati, un aspetto che da Advisor scorgo su più rapporti. I problemi di sicurezza su internet possono assumere molte forme: dalle pubblicità invasiva, ovvero le tanto note e-mail non richieste, al pericolo virus, senza, poi, dimenticare l’incremento dell’uso illegale di questo mezzo al fine di compiere frodi, violazioni del copyright, e della privacy, per arrivare a vere e proprie molestie.
In questo “triste” panorama, non si può dimenticare gli accessi non autorizzati a computer e reti di individui e di aziende, con il relativo furto e manipolazione di informazioni ivi memorizzate. Alcuni di questi fenomeni sono cresciuti e i messaggi pubblicitari non desiderati stanno, in pratica, proliferando in modo davvero allarmante.
Come ho avuto modo di constatare, secondo alcuni autorevoli rapporti, il fenomeno potrebbe diffondersi a macchia d’olio, con un incremento stimato del 50% delle e-mail non richieste. Altro aspetto della questione, riguarda i costi in termini di risorse tecnologiche sprecate, come pure la perdita di produttività per gli utenti, che potrebbero raggiungere i 20,5 miliardi di dollari a livello globale.
Di fronte a questo problema, sempre più governi stanno mettendo in atto una legislazione per contrastare la pratica della pubblicità abusiva. Non a caso, l’anno scorso, diversi paesi in via di sviluppo, hanno dovuto fronteggiare forti attacchi sulla loro rete informatica. In pratica, devo osservare che, oggi giorno, si sia tutti delle potenziali vittime.
A fronte di tutto ciò, devo amaramente constatare che si corre forte il rischio che l’utilizzo di internet, specialmente in quelle aree del mondo ancora non del tutto informatizzate, possa perdere molto del suo “charme”. In parole semplici, è preminente la possibilità che molti paesi perdano fiducia in questo importante e quanto mai fondamentale sistema.
Tuttavia, è anche doveroso rammentare che, i rischi associati a Internet, possono essere ragionevolmente risolti. Di fatti, possono essere protetti da misure sia software e sia hardware. Quindi, è fondamentale andare a sviluppare strategie di gestione del rischio che tengano conto di tutte le potenziali fonti di rischio.
In definitiva, le autorità di contrasto dovranno adattarsi a questo nuovo ambiente imprenditoriale e garantire la conformità legale su Internet. A tal proposito, sono dell’opinione che, in conclusione, sia assolutamente utile raccomandare l’identificazione dei rischi e la vulnerabilità critica, andando a rafforzare la cooperazione transfrontaliera e internazionale per garantire l’applicazione e la conformità, oltre che educare i consumatori al dine di promuovere le migliori pratiche.
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