“Da noi, l’amor proprio e la presunzione sono europei, ma i comportamenti e i risultati sono asiatici”
Anton Pavlovic Cechov
Entro il 2030, circa 6 persone su 10 vivranno nel continente asiatico. Come Advisor, sono sempre più dell’avviso che, oggi come oggi, si sta osservando un fenomeno che tutto il mondo dovrebbe studiare con viva attenzione. Di fatti, l’Asia sarà un centro di crescita economica dall’incredibile potenzialità e dalla forte influenza.
Da Advisor, ho avuto modo direttamente di constatare come l’economia asiatica, già in forte espansione, sia destinata a diventare molto importante sulla scena internazionale. Di conseguenza, è facilmente intuibile che, il ventunesimo secolo, potrebbe essere quello in cui tutta l’Asia, proponga un vero e proprio cambiamento dalle incredibili potenziali sorprese.
Pur tuttavia, non è possibile dimenticare come l’Asia si trovi nella condizione di dover far i conti con le complessità sociali ed economiche regionali e con le forze ambientali, tecnologiche e politiche della regione e del mondo. Per certi versi, quindi, si può asserire che il suo cammino, almeno nei prossimi anni, verso questo fulgido futuro sia ancora un po’ incerto.
Comunque, resta il fatto che le interazioni di queste forze potrebbero portare a incertezze e sorprese che daranno forma alla regione e al mondo. È, di conseguenza, essenziale che tanto l’Europa quanto gli Stati Uniti d’America, giungano a una comprensione approfondita dell’Asia e per capire quali possano essere i percorsi che potrebbero intraprendere nei prossimi 10 o 15 anni. Infatti, reputo che sia vitale per l’economia del prossimo futuro cercare di comprendere al meglio le potenzialità di questa parte del mondo, in modo tale che non si debbano, poi, fronteggiare influenze negative nei mercati.
In pratica, sono dell’idea che capire al meglio quali possa essere il futuro dell’Asia, significhi potenziare le prospettive economiche e, nel contempo, evitare che l’intero mercato mondiale possa essere sconquassato da eventi imprevisti. Per far ciò, quindi, si dovrà provvedere a svolgere un concreto e reale studio prospettico.
Di fatti, per avere una eccellente comprensione, si dovrà approfondire le tematiche, allargare gli orizzonti e porsi nuovi quesiti. Se, di solito, sono utilizzati delle previsioni economiche, nel caso dell’Asia, invece, si dovrà pensare ad utilizzare i metodi prospettici, ovvero un tipo di modellizzazione qualitativa che consente di osservare i fenomeni dal punto di vista di diversi sistemi interagenti.
In pratica, si dovrà andare ad esaminare, in maniera più che rigorosa, i segni dei cambiamenti emergenti nei sistemi studiati e nelle loro interazioni. In tal modo, i paesi lungimiranti potranno esplorare futuri plausibili, identificare le sorprese, le opportunità e le potenziali sfide, mettendo alla prova la forza delle ipotesi comunemente accettate.
Non si tratta, perciò, di prevedere il futuro, ma, di presentare futuri plausibili che meritano di essere considerati. Non a caso, i modelli economici asiatici si stanno evolvendo e sperimentano delle proprie strategie per una maggiore prosperità. Nel corso del tempo, poi, le tecnologie emergenti potrebbero diventare una forza dirompente per tutta la regione, con uno spostamento che prevede un passaggio da modelli basati sul PIL a modelli di crescita più inclusivi.
Concludo, ricordando che le disuguaglianze sociali, i cambiamenti demografici e le crescenti aspettative della classe media emergente sono tutte sfide che i governi asiatici dovranno affrontare per dimostrare la loro legittimità.
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