Di fronte ai recenti eventi, qual è il segreto degli economisti?

Finanza: l’arte o scienza di gestire le entrate o le risorse per il miglior vantaggio del gestore

Ambrose Gwinnett Bierce

Onestamente, come Advisor, non sono proprio così sicuro che i tanto celebrati economisti stiano, realmente, comprendendo cosa stia succedendo nel mondo. Difatti, da Advisor, sono del parere che, la famosa legge causa ed effetto, la quale dovrebbe essere alla base anche dell’economia, pare non funzionare molto bene.

Vediamo, pertanto, alcuni esempi. Di solito, si è soliti asserire che troppi soldi nei mercati creano inflazione. Pur tuttavia, anche se negli ultimi dieci anni, le nove maggiori banche centrali hanno moltiplicato il loro bilancio e “allagato” i mercati di liquidità, sembra che l’inflazione non si sia mossa.

L’obiettivo fatidico del 2%, però, è stato raggiunto solo da alcuni paesi. Altro aspetto noto è che l’innovazione tecnologica aumenta la produttività. Eppure Christine Lagarde, direttore esecutivo del Fondo monetario internazionale, continua a puntualizzare che la produttività è stagnante nella maggior parte delle economie avanzate, con una crescita inferiore all’1% all’anno.

Tutti i principali progressi tecnologici, dalle telecomunicazioni all’intelligenza artificiale, sembrano non aver avuto alcun impatto sulla crescita della produttività: strano! Di norma, quando l’economia riprende, i redditi delle famiglie aumentano.  Secondo l’OCSE, il 75% delle famiglie ha visto il proprio reddito stagnare negli ultimi dieci anni. In Italia, praticamente non si sono mossi per tutte le famiglie.

Alcuni dicono che è la conseguenza delle disuguaglianze sociali: l’1% accumulerebbe tutta la ricchezza a scapito degli altri.  Forse, ma questo non spiega tutto. È notorio che più uno stato entra in debito, più alto è il costo del debito. In effetti, è successo il contrario.

Molti paesi, come, ad esempio, la Francia, l’Italia, il Belgio e l’Irlanda, hanno un debito che supera il 100% del prodotto interno lordo, ovvero il PIL. Tuttavia, continuano a essere in grado di contrarre prestiti a tassi d’interesse trascurabili. Non è forse vero che se una azienda non realizza un profitto, la sua azione collassa?  Per alcuni forse, ma, questo non è il caso di Tesla e Amazon che sono stati protagonisti del mercato azionario negli ultimi tempi.

Perché queste stranezze? Quello che la maggior parte degli economisti non dice o, peggio, non vuole riconoscere, è che, senza dubbio, gli strumenti di misurazione in uso sono diventati inadeguati. Il PIL, ad esempio, è stato concepito negli anni Trenta per un’economia essenzialmente materiale. Questo non è più il caso in un mondo imperniato su servizi e tecnologie.

Di conseguenza, oggi, le statistiche economiche sono un po’ ‘come un GPS che ha un margine di errore di diversi chilometri e che darebbe solo un posizionamento ogni 15 minuti. Un’altra spiegazione, a mio parere la più interessante, è che la globalizzazione, unita alle nuove tecnologie, ha moltiplicato gli attori economici nel mondo.

Oggi, non sono più le aziende o i mercati finanziari ad influenzare l’evoluzione dell’economia, ma è ognuno di noi.  Le informazioni che forniamo sui social network, vere o false, e la costituzione di vere e proprie microimprese di una persona a casa moltiplicano gli impatti sull’economia.

Quindi, adesso come adesso, ogni più piccolo evento che prende vita da qualche parte nel mondo, può portare a conseguenze globali considerevoli.  In conclusione, è divenuto sempre più complesso capire e gestire l’economia globale.

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