“Non è più possibile vendere, bisogna commercializzare, creare cioè un desiderio che sia soddisfabile senza impegnarsi troppo nella vendita”
Peter Ferdinand Drucker
Come Advisor reputo che la conoscenza anche in materia finanziaria deve essere la più allargata possibile. In Italia constato che questo non avviene e che il più delle volte non si è a conoscenza di cosa fanno gli altri Paesi dell’Unione Europea.
Ad esempio, un argomento poco noto e quasi sconosciuto, riguarda proprio gli scambi commerciali tra la Francia e la Romania.
La Francia è il quarto partner commerciale della Romania e il quinto più grande investitore nell’economia romena. In essere, inoltre vi sono anche importanti accordi commerciali bilaterali, come ad esempio, la convenzione per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio, e la convenzione per la promozione e la protezione reciproca degli investimenti.
Non per nulla il commercio tra la Francia e la Romania è da sempre tendente al rialzo e negli ultimi anni è più che raddoppiato.
Il commercio bilaterale franco-romeno ha sperimentato una dinamica particolarmente positiva nel 2013, con una crescita di oltre il 35% su base annua, portando il cambio a 6.529 miliardi di euro, molto vicino al livello record del 2011. La Francia ha consolidato le sue posizioni di partner commerciale, sia per l’importazione e sia per l’esportazione, soprattutto attraverso scambi dinamici nel settore automobilistico.
Le esportazioni della Romania verso la Francia hanno registrato una crescita significativa dello scorso anno, raggiungendo 84,8% e concentrandosi su sei gruppi di prodotti. La struttura delle esportazioni vede alle prime posizioni, aerei e mezzi di trasporto, con un peso del 25,7%, seguita da vicino da macchinari, apparecchi e attrezzature, in proporzione del 25,4%.
La terza posizione è occupata da tessuti e articoli tessili con 11,7%. Le ultime tre posizioni sono occupate da vari beni e prodotti con il 7,9%, metalli di base e prodotti in metallo, con il 7,4% materie plastiche e lavori di plastica, di gomma con il 6,7%. Le esportazioni francesi verso la Romania sono aumentate in special modo per ciò che riguarda macchine e apparecchiature elettriche, con un valore del 30,9%.
Il campo delle attrezzature veicoli, aerei e trasporto è posto in seconda posizione nella struttura riguardante le esportazioni. Le altre posizioni sono occupate dai prodotti chimici e industriali con il 13,2%, metalli di base e prodotti in metallo, con il 9,9%, i materiali e oggetti di materia plastica, di gomma con 8,9%, seguiti da materiali e articoli tessili per il 6,9%.
Come Advisor, ho quindi monitorato gli investimenti francesi in Romania, costatando come la cooperazione economica franco-rumena, sia anche il frutto di un risultato di scambi tradizionalmente privilegiati, e che il tutto si sta trasformando in una fase strategica ove gli scambi sono maggiormente diversificati.
È anche da rilevare come in Romania nel 2014 si siano registrate quasi ottomila imprese con capitale francese. In Romania, inoltre, la Francia si trova al quinto posto nel ranking investitori stranieri, dopo i Paesi Bassi, Austria, Germania e Cipro.
Quindi, in conclusione, vi sono molte aziende francesi che hanno investito notevoli quantità di capitali sul territorio rumeno, e parliamo tanto di grandi gruppi quanto di imprese più piccole che vogliono trovare soluzioni ai problemi scaturiti nei mercati competitivi.
- Leggi i miei interventi sul mio sito in lingua spagnola advisorabbatees.wordpress.com
- Leggi i miei interventi sul mio sito in lingua inglese advisorabbate.wordpress.com
- Leggi i miei interventi sul mio sito professionale advisorabbate.com
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.