Giovanni Paolo II fu il primo Papa, nel 1986, a visitare una sinagoga
e il solo a riconoscere, nel 1992, lo Stato di Israele

Una foto storica: 13 aprile 1986, l’abbraccio tra il Papa Giovanni Paolo II e Rabbino Capo di Roma Elio Toaff.
Sono tante le cose che non capisco, ed è proprio per questo che amo definirmi un uomo qualunque con le proprie fantasie, i propri sogni, con le proprie difficoltà e con i propri problemi.
Ma, fra le tante cose che non capisco vi è questa sorta di sudditanza nei confronti del mondo islamico da parte dell’Occidente. Sembra quasi che nei loro confronti ci debba essere a tutti costi una reverenziale e passiva forma di comportamento. Nei vari Stati cristiani europei, quindi tanto quelli protestanti quanto quelli cattolici, si è sistematicamente svolto, in varie forme un qualcosa di comune, cioè la cacciata degli ebrei. Poche volte e sempre con aspetti marginali, come quelli che “ispirarono” la prima crociata, l’Occidente ha svolto un’azione così capillare e scientifica nei confronti del mondo islamico.
Eppure come ci ha insegnato la storia, il popolo ebraico non si è mai macchiato nei confronti dell’occidente di alcun crimine. Non ha mai mandato navi e soldati in giro per il continente europeo per sottometterlo, conquistarlo e obbligarlo a convertirsi, cose che invece hanno fatto per lunghi secoli le varie popolazioni mussulmane. Basta semplicemente ricordare la strage degli Armeni e dei Greci da parte dei mussulmani.
Quindi, in linea teorica, ma anche molto pratica, non è di certo la popolazione ebraica, il nemico. Mi pare che non siano di fede ebraica i vari terroristi che seminano morte e distruzione oggi come ieri.
La cosa che poi mi risulta essere davvero incomprensibile è che l’Occidente sia pronto a fare manifestazioni di piazza se lo Stato di Israele reagisce, anche in maniera talvolta fin troppo esacerbata, a vili attentanti dove muoiono innocenti bambini, donne, uomini e vecchi. Mi sembra che vi siano due pesi e due misure.
Sul terrorismo vi sono due pesi e due misure
Cioè se i mussulmani si fanno saltare in aria e provocano una strage l’Occidente chiude un occhio, se Israele compie delle rappresaglie allora subentrano le condanne, le lunghe discussioni.
Si è fatta una guerra mondiale per andare a distruggere una Germania nazista, si è fatto un processo di Norimberga per condannare gli autori della strage degli Ebrei, e poi quando questi hanno comprato la terra e finalmente hanno potuto creare uno Stato dove poter vivere in pace, prima gli inglesi e poi i restanti Paesi mussulmani hanno provato proprio di tutto per ricacciare a mare gli ebrei, nessuno dice niente, nessuno manifesta una condanna.
Certo, è da ricordare che la Germania è stata condannata per quanto ha fatto nei confronti degli Ebrei, però nessuno mai hai condannato la Russia di Stalin per i feroci crimini di guerra commessi anche nei confronti degli ebrei.
Anche lo stesso papato si è macchiato nei confronti degli ebrei di abusi di incredibile durezza, come ad esempio l’istituzione dei ghetti, ma non hai mai condannato con tale durezza il popolo mussulmano. Forse è da ricordare che Giovanni Paolo II fu il primo papa che nel 1986 andò a visitare una sinagoga, e fu sempre solamente lui a riconoscere, nel 1992, lo Stato di Israele.
Per il resto l’occidente è sempre più che mai chino nei confronti dei mussulmani. In pratica così sistematicamente crudele nei confronti degli ebrei e così buonista nei confronti dei mussulmani. I misteri gloriosi di cui nessuno vuole spiegarne le vere ragioni.
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