Lo stato di salute dell’economia romena

I soldi non portano l’insegnamento, ma l’insegnamento porta soldi

Antico proverbio romeno

Presi dai mille impegni quotidiani, gran parte della popolazione italiana non ha il tempo materiale di prendere visione, ad esempio, dello stato di salute dell’economia di altri Paesi. Questo, invero, è in contro tendenza. Infatti, giovani e meno giovani, sentono sempre più forte l’esigenza di comprendere come stanno le cose negli altri paesi, proprio per cercare reali e concrete soluzioni di vita.

Quindi, se come Advisor sono professionalmente proteso ad studiare la crescita della economia in paesi come la Romania, questo boom è osservato, con particolare attenzione, tanto da chi è in pensione quanto da chi ha una attività imprenditoriale da salvaguardare.

Quindi, non solo io come Advisor ho osservato come la situazione economica in Romania sia fortemente positiva. Non a caso, infatti, per quanto verte le pressioni inflazionistiche, il debito pubblico, il deficit fiscale e il PIL è, oggigiorno, la Romania è considerata come un fantastico esempio in ambito europeo e mondiale.

Altro dato che conferma questo stato di grazia dell’intera economia romena, è quello vertente gli investimenti stranieri. Il dato relativo al 2015 inerente i flussi di investimenti stranieri, parla di quasi quattro milioni di euro. Per molti versi, il vero e proprio spartiacque può essere identificato nel 2013, anno nel quale la crescita economica del paese ha iniziato ad impennarsi.

Nel biennio 2013 – 2015, vi è stata una forte crescita delle esportazioni e della produzione industriale. Conseguentemente a ciò, l’economia della Romania nel successivo biennio, 2014 – 2016, ha visto un incremento del PIL di quasi cinque punti percentuali. Questo, è stato determinato, tra le altre cose, dal recupero di investimenti e dalla aumentata domanda interna.

A guidare questa escalation, vi sono stati due precisi comporti, ossia quello dell’industria e quello delle costruzioni. Inoltre, grazie agli incentivi fiscali e all’incremento degli stipendi, la domanda interna ha registrato un deciso incremento sia degli investimenti privati sia dei consumi.

È, poi, da ricordare che secondo Eurostat, il PIL nominale della Romania è stimato in un valore di oltre 160 miliardi di euro. Fattori quali, ad esempio, riduzione dell’IVA, bassi costi energetici e bassi tassi di interesse, spingono sempre più imprenditori e singoli cittadini a rivedere completamente la propria opinione sulla Romania.

Uscita a seguito di una vera e propria rivoluzione dal giogo della famiglia Ceausescu e del comunismo, oggi è un paese ove si gode di una qualità della vita ottimale e con dei costi molto più bassi rispetto a quelli in vigore in Italia.

Per esempio, il fenomeno del turismo dentale in Romania è in netta espansione. In conclusione, si può assolutamente affermare che tanto lo stato di salute quanto quello di crescita economica, siano eccellenti e, soprattutto, ben auguranti per tutti coloro i quali vogliono essere i protagonisti del proprio futuro.

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