Ryanair, un mistero tanto fitto quanto incredibile

L’investimento deve essere razionale. Se non lo capite, non lo fate”.

Warren Buffett

Ora, se fosse successo al piccolo mini market che tutti noi abbiamo sotto casa, di dover annunciare che non può rimanere aperto perché il personale ha accumulato una quantità ingente di ferie, si sarebbe sorriso. Ma se ad annunciare la cancellazione di voli, a causa del grande numero di ferie accumulate dal personale, è una nota e famosa compagnia aerea come, appunto, la Ryanair, qualche “piccolo” dubbio sorge più che motivato

Come Advisor, se posso accettare che la direzione del mini market che tutti noi abbiamo sotto casa, abbia sottovalutato questo specifico aspetto, mi risulta, invece, essere un qualcosa di veramente incredibile che una struttura come la Ryanair, oggi, debba annunciare cancellazioni di voli fino al 18 marzo 2018. Infatti, si leva spontaneo un dubbio, ossia: chi dirige è incapace, oppure tutto ciò è il frutto di un lavoro pazientemente preparato e volto a danneggiare l’immagine della azienda? Per meglio dirla: è casuale o è un evento fortuito?

Come Advisor, ho difficoltà nel credere che la Ryanair sia una compagnia diretta da folli o incapaci, da persone che vivono alla giornata senza avere una minima programmazione. Ora, capisco il profitto a tutti i costi, ma, andare a scordarsi delle ferie accumulate dal proprio personale è un qualcosa di veramente incredibile da credere.

Vogliamo, poi, parlare del danno di immagine che tutto ciò ha provocato? Non credo che occorra essere un genio finanziario per intuire le ripercussioni del titolo in borsa. Ecco, perché storco la bocca su tutto ciò. Quando ho visto le immagini relative alla conferenza stampa nella quale l’amministratore delegato della Ryanair, ovvero Michael Kevin O’Leary, spiegava quanto stava avvenendo, credetemi sulla parola, pensavo che fosse una telenovela, una soap opera. 400mila passeggeri lasciati a terra, oltre ai 2.000 voli cancellati già annunciati ai quali si debbono aggiungere ulteriori 34 tratte aeree.

Ma alla Ryanair ci sono seri manager oppure Qui, Quo e Qua, i nipoti di Paperino? Oppure, la Ryanair è stata profondamente sabotata dall’interno? Ci si dimentica, che quanto sta avvenendo andrà a rallentare, in maniera forte, la crescita della compagnia aerea irlandese. Non a caso, infatti, si è ritirata dalla gara per acquistare Alitalia.

Certo, le premesse per un complotto ci sono tutte. Non è detto, che qualche scrittore o sceneggiatore non tragga ispirazione da tutto questo, per farne un film o un eccezionale best seller. Seppure non sia mai stato particolarmente attratto dalle teorie complottistiche, devo, tuttavia, ammettere che un po’ di marcio c’è.

Non posso tralasciare la combinazione tra il problema ferie e il lotto Aviation Alitalia. Nel momento in cui erano scaduti i termini con i quali si andava a “manifestare l’interesse per questo lotto, i pretendenti che si erano palesati erano una dozzina, tra i quali Delta Airlines, easyJet, Etihad, Lufthansa e, ovviamente Ryanair. Inoltre, anche l’inglese Greybull e le americane Elliott e Cerberus, noti fondi di investimento avevano manifestato un loro interesse.

Adesso, fuori Ryanair, le carte si sono andate a mescolare. Per molti versi, mi sembra di rivivere quanto avvenne per l’Alfa Romeo, poi svenduta alla FIAT. In conclusione, mi sento di ricordare le parole dello scomparso Giulio Andreotti e cioè: “a pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina”.

 

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