Le insidie del web per la privacy di persone e imprese

Quale Advisor considero Internet il più potente strumento che attualmente è in grado di diffondere pensieri ed idee nonché far incontrare persone, seppur virtualmente.

Capita spesso che dopo aver visitato una qualsiasi pagina web, al collegamento successivo lo schermo è subissato di qualsiasi forma di pubblicità.

Su questa nuova forma di autostrada telematica transita qualsiasi tipo di comunicazione e informazione. A ciò si aggiunge la possibilità di effettuare via web operazioni economiche ed, infatti, Internet è divenuto uno strumento idoneo ad incrementare il commercio; tuttavia è necessario sottolineare un suo lato oscuro.

Navigando in rete anche a me quale Advisor capita spesso di avere quella sensazione poco piacevole al pari di chi cammina per strada e si sente osservato però poi voltandosi ci si rende conto che non c’è niente e nessuno.

Un ulteriore esempio è l’invasione della casella di e-mail di messaggi pubblicitari senza che nessuno abbia richiesto informazioni in merito. Dunque nelle tenebre di internet vi è la presenza di chi si occupa di analizzare le nostre preferenze e reperire informazioni controllando anche la scansione temporale con cui leggiamo le pagine su internet; dopo di che vendono le informazioni carpite.

Ciò vuol dire che la massa di informazioni reperite vengono vendute a colossi del marketing per finalità commerciali ma anche semplicemente al supermarket vicino casa con l’obiettivo di una campagna pubblicitaria. Può capitare che un malcapitato che naviga in internet alla ricerca di uno strumento per il giardinaggio o per il fai da te oppure per reperire informazioni su come realizzare un dolce rischia di essere travolto da questa spirale a dir poco perversa.

Il concetto di privacy, in molti stati del mondo e in Italia, è sempre posto in evidenza ma nello stesso tempo se ne abusa. Il mondo virtuale e internet rappresentano calpestamento della privacy che raggiunge livelli estremi.

Orbene, si può parlare di censura preventiva se si decidesse di effettuare un controllo su internet tuttavia però è da ammettere che attualmente la tutela della nostra privacy è davvero una gran bufala. Sul mercato digitale vi sono numerose società che vendono indirizzi e-mail, hanno informazioni sulle nostre compere sul web, le modalità con le quali abbiamo acquistato e quanto abbiamo speso.

Infatti, esistono aziende che conoscono qualsiasi aspetto delle nostre abitudini ma risultano totalmente sconosciute al Fisco; individui che per lungo tempo hanno effettuato transazioni ma che non risultano schedate negli archivi del Fisco.

È d’obbligo, quindi, dire un qualcosa di paradossalmente amaro: giacché su internet vi è la presenza di soggetti che sono in grado di conoscere numerosi aspetti della vita di ogni individuo, allora potrebbero candidarsi per un impiego presso gli uffici del fisco; ciò sconfiggerebbe in maniera effettiva il dilagante fenomeno dell’evasione fiscale.

In conclusione la privacy è divenuto un concetto molto vago e quindi è più corretto affermare che tale concetto non esiste oppure esiste quando risulta comodo nello stesso modo in cui si evita di riconoscere gli innumerevoli evasori da tempi più antichi.

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