L’Italia: il Paese delle incredibili e nefaste collusioni

L’Italia è un’espressione geografica”.

Klemens Von Metternich

Klemens Von Metternich il 2 agosto del 1847 definì l’Italia, al conte Dietrichstein in una nota a lui destinata, come una espressione geografica. Raramente, ho potuto osservare una così forte ed evidente collusione come in Italia.

Da Advisor, mi capita di aver a che fare con le più disparate realtà, ma, mai ho avuto occasione di constatare, in un Paese definito civile, quello che avviene in Italia. Banche, chiesa, magistratura e politica, si sostengono a vicenda, manipolando fatti e realtà a proprio uso e consumo.

In pratica, i cosiddetti poteri forti sono collusi fra loro in vortice di attività dalle incredibili ripercussioni. Dopo anni di ottenebramento celebrale, in Italia si assistono ad episodi che sono, a dir poco, surreali con una reazione popolare pari allo zero, salvo quando viene ad essere manipolata, ad arte, contro chi vorrebbe uno stato di cose ben diverso di quello che è.

Una chiesa, oltre che dalle continue elargizioni dei fedeli, è finanziata dalla politica, e l’8 per mille è un solo esempio, visto che in ballo vi è sempre la spinosa questione dell’esenzione del pagamento delle tasse.

Un sistema bancario che è libero di finanziare chi vuole senza alcun rispetto delle regole. Vedi a tal proposito il Monte dei Paschi di Siena, e dalle altre banche che si lanciano in avventure finanziarie speculative a danno dei tanti correntisti ammaliati dai possibili grossi introiti provenienti dal giocare in borsa.

Una magistratura, che dice di essere libera, per poi, nella realtà dei fatti, essere manovrata dalla politica e che, a sua volta, mette sotto scacco il politico che si oppone a questa orribile relazione assolutamente contro natura. E, a tal proposito basterebbe solamente guardare quanti magistrati imparziali, sono, poi, stati eletti nelle file del PD e a quanti magistrati che hanno lanciato accuse a politici naufragate sì, ma intanto il fango è stato lanciato.

Una politica che è maggiormente interessata a giuochi di equilibrismo per salvaguardare la casta, sempre protesa a mettere le sue mani ovunque sia possibile. Quindi, in barba ad ogni forma di neutralità, il cittadino è in balia dei desideri e del volere di questi poteri forti.

Per comprendere, ulteriormente, di come e quanto l’Italia sia il paese delle collusioni, è sufficiente osservare il ruolo dei sindacati, un vero e proprio braccio armato dai poteri politici di turno.

Ovviamente, come Advisor, non mi meraviglio di quanto l’essere umano sia capace di fare. Tuttavia, quello che maggiormente mi colpisce e la ignavia dei cittadini. Una apatia storica, culturale, una abulia che, come un cancro, si è diffusa, azzerando, di fatto, ogni libero pensiero. Anche il cittadino più evoluto, quindi, tende, come sempre è avvenuto in Italia, ad inchinare il suo capo davanti al potere.

D’altronde, tutte le vicende che attualmente si stanno vivendo, hanno una precisa data di inizio, ovvero il 25 luglio del 1943. Infatti, quello che la storia scritta dai vincitori, definisce dittatore, viene ad essere messo in minoranza e destituito. Ma, la vicenda non finisce così. Infatti, cosa meravigliosamente strana per un individuo chiamato dittatore, non solo, pur sapendo quanto stava avvenendo, non fa fucilare i traditori, non solo accetta quanto deciso, ma si reca da sua maestà il Re Vittorio Emanuele III, il quale, ancora una volta a tradimento, lo fa arrestare dai carabinieri.

Il 25 luglio 1943, al pari otto settembre 1943, sono, oggi, viste come date importanti e significative e chi le definisce, invece, infamanti, viene ad essere considerato come un estremista. Quando si manipolano i fatti, quando si vogliono piegare gli eventi ai propri fini, quanto si è disposti a barattare la propria libertà per un piatto di minestra calda, allora, si perde il diritto di chiamarsi libero cittadino.

Se la Francia ha avuto nel suo passato un Napoleone Bonaparte, l’Inghilterra ha avuto la regina Elisabetta e la Regina Vittoria, e oggi la loro storia ricorda nomi quali Charles de Gaulle, Georges Pompidou, Valéry Giscard d’Estaing, Margaret Thatcher, John Major, Tony Blair, l’Italia ha avuto il re Vittorio Emanuele III e presidenti del consiglio come Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni.

In conclusione, come ebbe a dire Indro Montanelli: “Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente”.

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