L’effetto Donald John Trump

Facciamo tornare grande l’America. Liberiamoci dai politici idioti!”

Donald Trump

Chi sia, come la pensa e cosa abbia fatto in tutta la sua vita Donald John Trump è cosa arcinota, e se è stato eletto un perché ci sarà.  Personalmente, non ho un giudizio preconcetto sulla figura di Donald John Trump e, questo, non perché non voglia schierarmi, ma, solamente perché come Advisor lo vedo esclusivamente come il quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti d’America.

Per me, gli USA sono la raffigurazione della democrazia, un concetto che alle volte in Europa si tende a dimenticare. Francia e Inghilterra, loro malgrado, si sono scordate che senza l’appoggio economico e militare degli Stati Uniti d’America erano nazione sconfitte da quella Germania che oggi è la locomotiva dell’economia europea.

Come Advisor odio quando la storia viene ad essere piegata e utilizzata ai meri fini politici. Vi è un punto cruciale, per il quale, poi, le vicissitudini e l’influenza delle nazioni europee vengono ad essere completamente rivoluzionate e quel punto è rappresentato dalla conferenza di pace che si tenne a Parigi nel 1919. In primo luogo si assiste, per la prima volta in assoluto, alla presenza di un presidente degli Stati Uniti d’America in affari e politiche che riguardavano i paesi dell’Europa.

Da quel momento in poi, gli USA, di fatto, assumono un ruolo determinante nelle questioni dell’Europa. Non a caso, il vero protagonista fu Woodrow Wilson. Chi, invece, come loro abitudine, non aveva capito ancora nulla era proprio la Francia. Già umiliata nel 1870, venne travolta anche nel primo conflitto mondiale, dimostrando, al mondo intero, una inconsistenza incredibile.

Ma la spocchia e l’arroganza tipica francese, vide la sua apoteosi proprio durante i lavori alla conferenza di pace a Parigi. Raymond Poincaré, l’allora presidente francese, dichiarò a Wilson che la Germania doveva essere punita. Altra grave colpa è quella che determinò lo stravolgimento dell’intera cartina geografica dell’Europa.

Tanto i francesi quanto gli inglesi, quindi, gettarono loro stessi i semi malefici che maturarono pochi anni dopo, dando vita all’ultimo conflitto. Ma, anche qui, entrambi i paesi, reputandosi i più importanti e i più forti, ebbero un comportamento più che ambiguo nei confronti della Germania. Esempio lampante è racchiuso nella dichiarazione congiunta fatta dalla Francia e Gran Bretagna, con la quale dichiaravano che erano i garanti dell’integrità e dell’indipendenza della Polonia, difendendola da eventuali aggressori.

Peccato, poi, che si siano dimenticati della piccola questione di Danzica. Ma, non è tutto. Infatti, quando il primo di settembre del 1939 le truppe tedesche varcarono il confine polacco, il 3 di settembre Inghilterra e Francia dichiarano sì guerra alla Germania, mentre, quando il 17 settembre del 1939 la Russia penetrò in territorio polacco, non fecero assolutamente nulla.

Le conseguenze di tutto ciò, hanno fatto sì che Francia e Inghilterra, per cercare di arginare la Germania si sono vendute agli Stati Uniti d’America, perdendo, inoltre, il controllo di tutte le colonie sparse ai quattro angoli del globo. Quindi, forse, prima di giudicare Donald John Trump, sarebbe proprio il caso di ricordarsi degli scheletri conservati nei propri armadi.

Che possa piacere o meno, è un presidente che è stato eletto in un paese democratico, in un paese che ha fatto come propria bandiera la dichiarazione d’indipendenza.

In conclusione, è da ricordare che pochi avrebbero scommesso sulla sua vittoria, e questo ha dato molto fastidio alla classe politica tanto repubblicana quanto democratica, come pure è da sottolineare che tutta la campagna elettorale di Trump si è basata su concetti ben espressi come idee isolazioniste e liberal conservatrici, pertanto nulla di misterioso o di poco chiaro.

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