Perché è importante la storia dei fatti economici

Mentre le funzioni economiche un tempo rappresentavano solo una parte secondaria, esse ora stanno al primo posto. Di fronte a loro vediamo arretrare sempre più le funzioni militari, amministrative, religiose”.

Emile Durkheim

I fatti economici possono influenzare, in maniera molto rilevante, ogni tipo di decisione politica di uno stato. È tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, che i libri e le riviste economiche hanno dato molto spazio alla storia economica.

Da Advisor, considero assolutamente fondamentale avere la conoscenza della storia dei fatti economici. Il motivo alla base di questa mia convinzione si poggia sul fatto che la scienza economica offre strumenti sofisticati e consente, oltre a ciò, allo storico di comprendere meglio certi fatti, mentre la storia economica fornisce un materiale abbondante per l’economista il che, di conseguenza, può permettergli di testare i suoi modelli.

Quale Advisor, però, devo amaramente constatare come molti degli economisti utilizzino questa storia, in particolare quella del dopoguerra, più come dati quantificati. In pratica, senza alcun tentativo di comprensione per identificare vari cicli o regolarità.  Eppure, è chiaramente evidente l’esistenza di una più che concreta interdisciplinarità tra storia economica e scienza economica.

Ciò nonostante, mi sembra che queste due fondamentali discipline vengono ignorate. Personalmente, quando sono ricorso alla storia dei fatti economici, ho ottenuto sempre eccellenti risultati. Infatti, non a caso, la storia dei fatti economici è definita come lo studio e l’analisi dei fatti economici del passato

I fenomeni economici sono tutte attività di produzione e scambio di beni e servizi.  Inoltre, può avere come campo di studio tutti i periodi da cui gli uomini hanno cominciato a produrre e scambiare beni e servizi. Di base, la periodizzazione dei fatti economici non corrisponde affatto alla storia generale. Infatti, la storia è legata a eventi politici, fenomeni economici, i quali si verificano autonomamente. Inoltre, non esistono date di pausa o date creative per questo argomento. I cambiamenti economici sono generalmente graduali.

Nel tempo ho avuto modo di constatare come i contemporanei di questi cambiamenti, non sempre siano stati effettivamente consapevoli dell’evoluzione che sta avvenendo proprio sotto i loro occhi. Eppure, è proprio attraverso la consapevolezza dell’importanza della storia dei fatti economici che si sarà in grado di identificare la transizione da un sistema economico a un altro.

Dall’analisi di diversi fatti, per esempio, si potrà andare ad identificare la transizione da una società precapitalista alla società capitalista. La nascita del capitalismo è legata a una moltitudine di eventi. Ognuno di questi eventi ha partecipato all’avvento del capitalista, ma nessuno di loro è stato preponderante. Invece, è propriamente la congiunzione di tutti gli eventi che hanno reso possibile questo evento.

Il capitalismo creerà quelle condizioni necessarie per consentire di far emergere una nuova società. È grazie all’esistenza di questo sistema economico che la rivoluzione industriale avrà luogo. La rivoluzione industriale, inoltre, ha determinato il passaggio da una società agraria a una società commerciale. In conclusione, questa rivoluzione ha gradualmente raggiunto e trasformato la vita quotidiana delle persone, la loro mentalità e la loro cultura.

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