L’uso di nuove tecnologie in economia

La prima regola di ogni tecnologia usata negli affari è che l’automazione applicata ad un’operazione efficiente ne ingrandirà l’efficienza. La seconda è che l’automazione applicata ad un’operazione inefficiente ne ingrandirà l’inefficienza

Bill Gates

I dibattiti che stanno scuotendo il mondo degli economisti sugli effetti di nuove tecnologie, sul funzionamento e la regolamentazione, non potevano risparmiare la sfera monetaria e finanziaria.  Da Advisor, ricordo che l’utilizzo di nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, prevedono alcune delle radicali rotture nei sistemi monetari, compresa la scomparsa della valuta e delle banche centrali.

Come Advisor, sono dell’opinione che uno sforzo di chiarificazione sembra essere utile, al fine di determinare quali siano le vere domande sollevate da queste evoluzioni. A tal fine, si deve tenere presente che il supporto tecnologico dei pagamenti è secondario.

La storia di lungo periodo è, infatti, piena di innovazioni tecniche che hanno aumentato l’efficienza dei pagamenti, la velocità, la sicurezza, e via dicendo, senza necessariamente mettere in discussione la loro logica profonda. Sebbene il dibattito tra gli economisti sulla moneta elettronica sia diventato più sempre più intenso negli ultimi anni, la moneta elettronica in sé non è una innovazione molto recente.

Difatti, i sistemi di rimessa elettronica sono stati a lungo utilizzati per addebitare e accreditare i conti bancari tramite impulsi elettronici.  Negli Stati Uniti, ad esempio, i pagamenti elettronici rappresentano quasi il 90% del valore delle transazioni.

Tuttavia, il denaro elettronico non è una realtà facile da circoscrivere. Sembra multiforme ed evolutiva. I sistemi di trasferimento di fondi elettronici si riferiscono a una gamma molto ampia di dispositivi, che vanno dagli sportelli automatici alle banche virtuali su Internet.

Pertanto, è necessario specificare, in questa gamma di metodi di pagamento, quelli che costituiscono una semplice innovazione, che fanno, perciò, parte della continuità dei sistemi precedenti, e quelli che realmente rompono e portano una ventata di novità.

Questo compito di chiarimento comporta l’evidenziazione di due generazioni di moneta elettronica, che non si sono sostituite l’una all’altra, ma che attualmente coesistono, anche se, quantitativamente, i pagamenti che fanno parte della prima generazione dominano ancora in gran parte.

La prima generazione di moneta elettronica consiste in metodi di pagamento che operano in reti controllate dalle banche.  Questa categoria comprende depositi diretti e pagamenti pre-autorizzati. Spesso, si tratta del pagamento di salari, dividendi, rimborsi spese mediche o addebiti automatici per il pagamento di determinate fatture con una periodicità fissa. Per i pagamenti al dettaglio, le “carte di plastica” sono gli strumenti elettronici preferiti dalla maggioranza dei consumatori.

Questa forma di denaro ha una maggiore accettabilità rispetto ai controlli e rappresenta un costo di elaborazione molto più basso per le banche che per la moneta bancaria. Questi pagamenti elettronici di prima generazione, fanno parte di circuiti chiusi e le banche sono le connessioni necessarie.

L’efficienza del sistema di pagamento, ossia la riduzione dei costi di elaborazione, l’aumento della sicurezza e della velocità, è stata amplificata dalla generalizzazione di questa moneta elettronica di prima generazione, ma, in conclusione, la struttura del sistema di pagamento non è stata fondamentalmente modificata.

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