Petrolio, i mercati finanziari e la recessione globale  

Il mondo del petrolio è dello stesso colore del liquido tanto ricercato: nero, come le tendenze più oscure della natura umana. Suscita bramosie, accende passioni, provoca tradimenti e conflitti omicidi, porta alle manipolazioni più scandalose

Eric Laurent

 Advisor Abbate - Petrolio

In una economia globalizzata, da Advisor più volte mi trovo ad analizzare la relazione esistente fra i prezzi del petrolio e i mercati finanziari. Infatti, oggi, la crisi assume una nuova natura.

I prezzi del greggio agiscono come un segnale di allarme circa il cattivo stato dell’economia mondiale. Quando nel 2008 la crisi ha colpito duramente l’economia globale, molti analisti legati a governi e autorità monetarie hanno pensato che i suoi effetti potessero essere contenuti e che il “danno” potesse essere limitato a segmenti del sistema finanziario.

In effetti, la profondità e la portata del processo sono state oltre ogni limite.

Alcuni collegamenti tra segmenti del sistema finanziario erano sconosciuti, il che ha sorpreso tutti. I vasi comunicanti tra le banche, i mercati azionari, i fondi hedge e le società di intermediazione, sono strumenti finanziari complessi che spesso non si riescono nemmeno a capire.

Da Advisor, reputo che oggi la crisi assume una nuova natura.

Non si tratta più semplicemente di una questione di connessioni tra i segmenti del sistema finanziario. Oggi esiste una stretta relazione tra il calo dei prezzi del petrolio e il crollo e la volatilità estrema nei principali mercati finanziari. I prezzi del greggio si comportano, infatti, come un segnale di allarme circa il cattivo stato della economia mondiale.

Una delle ragioni per la quale il crollo dei prezzi del greggio colpisce tutti i tipi di mercati finanziari è relativamente semplice. Molti grandi investitori, nel 2015, hanno subito una brutale punizione nella composizione del loro portafoglio di investimenti legati alle materie prime di base o merci. Oggi, questi stessi investitori hanno cominciato a disporre delle azioni e dei titoli finanziari, al fine di ridurre il profilo di rischio di tutto il loro portafoglio.

E,Advisor Abbate - gas 2 come si dice in gergo finanziario, questo ha colpito il sentimento del mercato. Non per nulla, gli investitori più importanti dell’economia mondiale stanno osservando, con grande attenzione, l’evoluzione del prezzo del petrolio.

Il crollo non è considerato come portatore di una buona notizia. Difatti, è considerato come un cattivo presagio che l’economia mondiale possa rimanere impantanata in un contesto di recessione per diversi anni.

Non si può, perciò, non sottolineare come il prezzo del petrolio fornisca la direzione dei prezzi dell’energia che, tuttavia, si determina anche con il prezzo del gas e, in misura minore, con quello del carbone. I tre combustibili fossili rappresentano, da soli, oltre il 90% del consumo globale di energia primaria e ciò ha una influenza di non scarsa valenza e importanza nel mercato finanziario.

Tutto questo, quindi, avrà un impatto importante anche a livello macroeconomico e di certo non favorisce un recupero.

Vi è, poi, un ramo che collega il prezzo del petrolio all’economia finanziaria che, di solito, non è stato ben analizzato. Il prezzo del greggio è il supporto del valore di molti titoli e prestiti di grandi aziende. Il suo crollo prefigura una cascata di debiti che non possono essere pagati, il che potrebbe trasformarsi in bancarotta per molti fondi e banche.

Il debito delle compagnie petrolifere potrebbe, infatti, superare il volume degli anni Ottanta, quando la caduta del prezzo del petrolio contribuì a far precipitare la crisi globale. In conclusione, la crisi economica continua ad evolversi.

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