America Latina 2020: scenari di una evoluzione o di una involuzione?

La fiducia deve darci la pace. Non basta la buona fede, si deve dimostrarla, perché gli uomini sempre vedono e poche volte pensano

Simon Bolivar

Nell’osservare l’alto numero di bambini dediti all’accattonaggio e nel constatare la disuguaglianza presente in America Latina, da Advisor ho l’impressione che, nonostante la ricchezza e le immense materie prime presenti, in questo Continente vi sia la presenza di una economia alquanto terremotata.

Si ha, quasi la percezione netta che le cosiddette politiche di governance presenti in America Latina, abbiano prodotto risultati economicamente devastanti.

Lampante esempio di quanto sta succedendo è il Venezuela, un paese annientato da una crisi economica senza precedenti. Eppure, lo sviluppo di una integrazione internazionale e il miglioramento delle relazioni con gli Stati Uniti, apparivano essere un buon viatico per l’intera economia dell’America Latina.

Da Advisor, quindi, mi sento di asserire che le valutazioni, per lo meno quelle a medio termine, non si fondano su un ottimismo. Il problema è talmente sentito che è stato al centro di un recente seminario che si è tenuto nella Capitale cilena. Un evento importante, al quale ho avuto il piacere di prendere parte. Nel quadro del “Global Trends 2020”, quindi, le prospettive economiche non sembrano essere floride.

Eppure, a differenza di quanto avveniva precedentemente in tutto il Continente Sud Americano, oggigiorno, ad esclusione di Haiti e di Cuba, in America Latina e nei Caraibi prevalgono le regole delle libere elezioni nel “gioco” democratico per ottenere il potere.

Tuttavia, le istituzioni politiche, le forze dell’ordine, l’economia e le divisioni sociali presentano una valutazione globale che non soddisfa affatto le aspirazioni dei cittadini. Mi pare, quindi, logico presupporre che nei prossimi anni, in molti dei paesi della regione, la politica e la governance subiranno gli effetti negativi della crisi del sistema dei partiti politici. Infatti, sotto la minaccia di alienazione e frammentazione, le parti sono in grado di assorbire le nuove richieste di rappresentanza?

Da quello che ho potuto osservare e sentire durante questo importante seminario, gran parte dell’America Latina sarà colpita da crisi di governo. La povertà, la disuguaglianza e le riforme economiche fallimentari comporteranno la perdita di legittimità dei governi, innescando una forte tensione sociale.

La risposta a queste crisi varierà tra governi deboli, populisti o personalismi autoritari. Questo è lo scenario che dovrà affrontare la maggior parte dei paesi del Sud America e dei Caraibi, come pure, alcuni paesi dell’America Centrale. È fuor di dubbio, che di fronte ad una evidente debolezza dei partiti politici si vada a favorire l’emergere di leader più o meno carismatici.

Il tutto, inoltre, alimenta il processo involutivo anche del sistema elettorale. Cile, Messico, Costa Rica, Uruguay e, in parte, il Brasile, parrebbero essere i paesi in grado di affrontare meglio la globalizzazione economica. Dato che quasi sicuramente il Brasile cercherà di consolidare il proprio ruolo regionale, è da comprendere quale potrà essere il livello di coinvolgimento che gli Stati Uniti decideranno di avere nella regione. Una ipotetica politica economica più attiva di Washington in Sud America, infatti, andrebbe a limitare l’influenza brasiliana nel subcontinente.

In conclusione, in paesi come Paraguay, Bolivia, Guatemala e Venezuela, le forti tendenze di involuzione democratica porteranno, come conseguenza, una stagnazione economica e una situazione di conflitto interno alimentato dalla politica, sociale ed etnica.

Pubblicità

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.