Economia vs ambiente: esiste un conflitto?

Ci sono abbastanza risorse per soddisfare i bisogni di ogni uomo, ma non l’avidità di ogni uomo

Gandhi

Il cambiamento climatico e la riduzione dell’emissione di gas a effetto serra, da un lato, gli interessi economici dall’altro. Indubbiamente, a prima vista, sembrerebbero esservi tutti i presupposti di un conflitto di interessi tra la salvaguardia dell’ambiente e l’economia.

Da Advisor, pur non negando la situazione attuale, ho una visione per il futuro nella quale vi sarà la predominanza di una economia sostenibile. Tra i propugnatori della prosperità economica e i favoreggiatori della protezione dell’ambiente, reputo che, oggi, il mondo abbia assoluto bisogno di una nuova dimensione.

Sono stato da Advisor sempre assertore che vi siano molti modi per perseguire sia la prosperità sia la protezione ambientale, sistemi, pertanto, che rafforzino una fattiva collaborazione piuttosto che innescare una sterile competizione tra i due punti di vista. Dobbiamo, di conseguenza, cambiare il modo di approccio e per far ciò, indubbiamente si avrà bisogno di uno sforzo educativo enorme da entrambe le parti.

In questo difficile equilibrio, la politica, pertanto, riveste un ruolo vitale. I sentimenti contraddittori dei vari rappresentanti, quindi, debbono svanire se effettivamente si ha intenzione seria di sviluppare programmi che partano dal presente e vadano verso il futuro. Ovviamente, sono conscio che non si cambieranno queste cose così facilmente come, invece, sarebbe opportuno.

Eppure, l’unica via è proprio quella di pensare chiaramente e razionalmente. La politica deve interrompere questo sciocco comportamento che vede mettere l’economia contro l’ambiente e affrontare il fatto che si desidera vivere in prosperità sostenibile in un pianeta sano. Certamente, sarebbe proprio il caso di lavorare tutti insieme per creare un programma che possa realizzare quello che è al momento solo un sogno.

Tristemente la verità è che la maggior parte di noi si preoccupa di più del proprio standard di vita piuttosto che interessarsi ad altri aspetti della vita. Drammaticamente, l’essere umano si è andato sempre più a limitare la visione globale, interessandosi esclusivamente all’oggi piuttosto che al domani.

Reputo che la prima cosa da fare sarebbe proprio quella di rivedere, nel suo totale complesso, la nostra posizione morale e i valori operativi. Certo, è una visione profonda, pur tuttavia è la strada maestra per la tutela dell’ambiente e della nostra economia.

Senz’altro, la recessione, ha fatto sì che dallo schermo radar politico siano sparite le preoccupazioni ambientali, pur tuttavia ci si deve ricordare come la popolazione mondiale attribuisca un grande valore alla protezione dell’ambiente. Qui non si tratta di diventare il “presidente dell’ambiente”, piuttosto di concretizzare serie linee guida che la smettano di mettere in competizione ambiente ed economia.

Piuttosto che investire, oggi, la classe politica vede la difesa dell’ambiente come una spesa. Invece, è esattamente vero il contrario. Pensiamo, sbagliando, che esista il mondo umano e il mondo naturale, dimenticandoci che nella realtà dei fatti, che ciò è un tutt’uno.

In conclusione, dobbiamo cercare di ottenere beni e servizi da risorse non rinnovabili, e nel contempo proteggere la produttività naturale.

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